La solidarietà dovrebbe essere un sentimento comune a tutti, un qualcosa che unisce fortemente una collettività che, nei confronti di chi è meno fortunato, mostra il suo lato migliore fatto della normalità di un aiuto vero e sincero. Nella vita di tutti i giorni c’è sempre spazio per la solidarietà. E’ quindi un grande onore per Autogiro d’Italia il fatto di poter collaborare con la Lega del Filo d’Oro che, da oltre 50 anni, si pone come obiettivi l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione ed il reinserimento nella famiglia e nella società di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Scopi che l’Associazione persegue attraverso interventi altamente specializzati, capaci di offrire terapie personalizzate e strumenti adeguati che permettono a chi convive con uno stato di isolamento assoluto, di poter comunicare con gli altri. Tutte attività che vengono solo parzialmente finanziate da fondi pubblici mentre per la maggior parte, vivono sulla solidarietà di tanti. Per questo Autogiro d’Italia, durante l’edizione 2020 che si svolgerà dal 13 al 19 settembre, organizzerà una serie di attività destinate appunto alla raccolta di fondi, i cui proventi verranno consegnati integralmente alla Lega del Filo d’Oro.
“Siamo lieti di essere charity partner dell’edizione 2020 dell’Autogiro d’Italia perché ciò consentirà alla Lega del Filo d’Oro di richiamare l’attenzione sulla realtà delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali – ha dichiarato il Presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli - e grazie alle attività che verranno organizzate per la raccolta fondi supporteremo l’attività dell’Associazione. Soprattutto ci auguriamo che questo impegno ci aiuti a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della solidarietà nei confronti di chi è meno fortunato e come motore di sviluppo e di crescita del Paese”.
“E’ davvero un onore poter avere una collaborazione con la Lega del Filo d’Oro – sono le parole di Giampiero Sacchi, Direttore dell’Autogiro d’Italia – e ringrazio il Presidente Bartoli per l’opportunità. Il solo pensiero di poter contribuire ad un progetto così importante ci riempie di gioia. Faremo del nostro meglio
affinché la nostra manifestazione possa essere utile anche nel sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che per la solidarietà verso chi è meno fortunato di noi c’è sempre spazio, in qualsiasi contesto”.